La Grande Avventura 2019
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10 giorni di avventura e divertimento
Una per una le 10 tappe descritte con tanto di cartina del percorso.
Costa del Grillo – Prato Barbieri
7 ore di sella (32km)
La prima giornata ci vedrà impegnati in sella per 6/7 ore. Nonostante ciò, il percorso è semplice e scorre via senza problemi. Con due lunghe soste opportunamente posizionate lungo il tragitto si riesce a spezzare il viaggio rendendolo più divertente e meno faticoso.
La prima tappa è caratterizzata quindi dall’attraversamento da un versante all’altro delle valli piacentine Trebbia e Nure sino al passo che fa da confine con l’ultima delle valli piacentine, la val d’Arda. Il percorso si snoda su strade carraie con brevi tratti di sentiero. La prima sosta sarà una piacevole sorpresa a cavallo delle due valli poco prima del passo Pia, la seconda a Bettola dopo aver guadato il Nure.
Sabato 17 agosto
Prato Barbieri – Bardi
4/5 ore di sella (22km)
Tappa più tecnica della precedente dove i sentieri la fanno da padrone.
Ho volutamente alleggerito questa seconda tappa a discapito della prima per poter avere tutto il tempo per godere tutto ciò che offre il percorso a cominciare dalla possibilità di pranzare in cima al monte Lama, un plateau di erba verdissima a 1300 metri di altezza, per concludere con una eventuale visita al borgo e al forte di Bardi una volta arrivati.
Da Prato Barbieri si va verso ovest in direzione del passo di Santa Franca dove si raggiunge la Via degli Abati che seguiremo in direzione sud verso Bardi. È un percorso che si dipana a tratti in cresta, ad un’altezza di 1200 metri circa, a tratti sul versante ovest del crinale che separa la val d’Arda dalle valli Nure e Ceno attraversando faggete e meravigliosi pascoli. L’arrivo a Bardi dall’altro offre una magnifica visuale del Castello che domina la valle sottostante.
Domenica 18 agosto
Bardi – Borgo Val di Taro
3/4 ore di sella (17km)
ATTENZIONE: se sei interessato a partecipare al trekking leggi i dettagli di questa tappa.
Tappa di tutto riposo. Lasceremo il percorso “ufficiale” della via degli Abati per avventurarci in una facile alternativa ad ovest del torrente Noveglia ma che riserva una piacevole sorpresa all’arrivo.
La nostra destinazione è infatti un agricampeggio con diverse Yurte originali mongole, la tipica tenda a forma rotonda usata dai pastori nomadi.
I posti sono limitati e il nostro passaggio è a metà agosto. Occorre quindi prenotare in anticipo. Io (Roberto) e Stefano, ad esempio, quella notte abbiamo deciso di passarla in una Yurta. Sono disponibili Yurte da tre, quattro e sei posti.
Se sei interessato a partecipare alla Grande Avventura e vuoi anche tu passare una notte in Yurta, effettua dunque la tua prenotazione quanto prima!
Lunedì 19 agosto:
Borgo Val di Taro – Passo dei due Santi
4/5 ore di sella (22km)
Con questa tappa il trekking prende il volo, ovvero da questo momento sino alla penultima tappa si viaggerà in quota.
Dopo essere ritornati sul percorso originale della via degli Abati si inizia a salire verso il confine tosco-emiliano raggiunto il quale, saluteremo Abati, prelati e pellegrini in genere per dirigerci a ovest rimanendo sul crinale che divide le due regioni.
L’arrivo è al passo dei Due Santi; siamo in provincia di Massa, dove il gestore dell’albergo ci ha garantito che ci riempirà la pancia sino a “sfondarci” (testuali parole).
Per la cronaca la loro specialità è l’agnello.
martedì 20 agosto:
Passo dei Due Santi – Varese Ligure
3/4 ore di sella (17km)
La tappa di mezzo, il passaggio da Est a Ovest, la vista del mare, la Liguria.
Un’altra tappa di tutto riposo per fare il pieno di energia per il giorno successivo.
Il tempo di salire in sella, mettersi in viaggio e si intercetta l’Alta via dei Monti Liguri. Subito si capisce perché si chiama Alta Via: la prima parte del percorso scorre tra i 1400 ed i 1500 metri mentre successivamente si abbasserà gradualmente senza però mai scendere sotto i 1000 metri. Si transita presso il Cippo dei Tre Confini (Toscana, Liguria, Emilia). Poi, si sale sino a 1600 metri sulla cima del monte Gottero per godere di un panorama a 360 gradi senza eguali.
L’arrivo è in una frazione del comune di Varese Ligure che, incredibile a dirsi, si trova veramente in Liguria a dispetto di Novi Ligure, per fare un esempio, che invece si trova in Piemonte.
Mercoledì 21 agosto:
Varese Ligure – Monte Penna
6/7 ore di sella (32km)
Tappa impegnativa che ci conduce sulla via del ritorno. Attraversato il passo di Centocroci, antico valico tra la Repubblica di Genova ed il Ducato di Parma, per circa tre quarti della tappa continueremo a seguire l’Alta Via dei Monti Liguri in alcuni punti altamente panoramica per la vista straordinaria sulle alte valli di Vara e del Taro . A Colla Craiolo diremo addio all’Alta Via per scendere a Santa Maria del Taro che attraverseremo per poi salire decisi verso Nord con destinazione Monte Penna dove troveremo ristoro al Faggio dei Tre Comuni.
Giovedi 22 agosto:
Monte Penna – Selva
4/5 ore di sella (20km)
Si gira attorno al monte Penna in senso orario attraversando delle splendide carraie immerse in una magica faggeta. Ancora una volta percorreremo un crinale di confine regionale per arrivare a Santo Stefano D’Aveto.
Da li, attraverso la valle Tribolata (un nome, una garanzia) e passando sotto la Ciapa Liscia (altro nome altro programma) arriveremo alla vecchia dogana di Selva al passo del Crociglia.
Venerdì 23 agosto:
Selva – Mareto
4/5 ore di sella (21km)
Questa tappa ha la più classica delle destinazioni per i cavalieri Piacentini: Mareto!
Se la destinazione è tra le più gettonate della provincia un motivo c’è, non su tratta di semplice moda.
Da qualsiasi parte si arrivi e qualsiasi sia la destinazione dopo aver lasciato Mareto, il tragitto merita la fatica d’essere percorso. Ma soprattutto merita la sosta!
Per quanto ci riguarda dalla vecchia dogana aggireremo il monte Crociglia per immetterci sul sentiero CAI 001 detto anche Lunga Marcia. Si prosegue verso nord mantenendoci sul crinale sinistro della val Nure, passando sul monte Carevolo per continuare poi verso gli Aserei. A quel punto scenderemo in direzione di Mareto dove ad attenderci ci sarà il mitico Renzo nel suo Albergo dei Cacciatori!
Venerdì 23 agosto:
Mareto – Mezzano Scotti
4/5 ore di sella (23km)
Qui è il capitano che vi parla, abbiamo iniziato la nostra discesa verso la Val Trebbia!
Prima però, da Mareto occorre salire leggermente per passare dalla Val Nure alla Val Trebbia. Pur essendoci altre alternative, La Grande Avventura non poteva che valicare sulla famosa Sella dei Generali. Un luogo che ha qualcosa di magico soprattutto per via dei suoi colori contrastanti ed in continuo cambiamento. Superato il valico inizia la discesa vera e propria, la quale non manca di spunti altrettanto interessanti, come la pineta di Coli. Arrivati sul fiume, dopo averlo guadato saremo arrivati per la nostra ultima sosta.
Domenica 25 agosto:
Mezzano Scotti – Costa del Grillo
3/4 ore di sella (18km)
Come ogni bella cosa anche questa avventura ha una fine. Si ritorna a casa cavalcando l’unico, ahimè breve, tratto in bassa Val Trebbia percorribile lungo il fiume che va da Mezzano Scotti a Donceto. Si sale poi in direzione della Pietra Perduca, una roccia ofiolitica affiorata dal magma del mantello terrestre circa 250 milioni di anni fa. Sulla nostra sinistra invece la farà da padrona la Pietra Parcellara, la montagna che domina la valle del Dorba e che è caratteristica del panorama che si può ammirare da Costa del Grillo dove arriveremo per pranzo… dopo il quale, liberi tutti!!!