Vi è mai capitato di pronunciare la frase “è la fine del mondo”?
E quand’è successo, sebbene sia la peggiore disgrazia che possa capitare al creato intero, l’avete fatto sempre riferendovi ad una situazione estremamente positiva?
“Ho mangiato una zuppa di pesce che era la fine del mondo”. Ma dai? Era avvelenata a tal punto che si è diffuso un virus planetario? Perché riesci a parlarmene che siamo ancora vivi? Oppure: era talmente buona che se il mondo fosse terminato in quell’istante saresti comunque stato felice?
Quest’anno sarà la fine del mondo. Che vi viene in mente? Banche in fallimento, terremoti, il nano pelato che ritorna, eruzioni, meteoriti, default, incendi, desertificazione e per non farci mancare nulla, guerre nucleari?
Ovviamente no.
Se qualcuno vi dice che quest’anno sarà la fine del mondo, state pur certi che sarà divertente, pieno di passione e situazioni straordinarie. Il bicchiere sarà sempre mezzo pieno e la compagnia non mancherà mai. Basta crederci.
Quindi, tutti coloro che sono convinti che quest’anno sarà la fine del mondo, avranno un posto certo nel prossimo che verrà, perché anche quello sarà la fine del mondo.
Oggi è stata la fine del mondo. Non ve ne siete accorti?
Eppure pranzare all’aperto, a Costa del Grillo, a 650 metri d’altezza, i primi di gennaio: è la fine del mondo.
Spiluccare le torte salate portate dai Capricorni altro non è che la fine del mondo.
Degustare la pasta con il sugo di pesce di Stella è, monotono a dirsi, la fine del mondo.
Tuffarsi nella zuppa di pesce del Pié… è stato un inferno anche perché scottava e le chele di granchio pizzicavano per via dell’eccessiva freschezza del pesce. Beato chi se l’è semplicemente mangiata perché è stata…
LA FINE DEL MONDO!
Una vecchia canzone diceva: Se non ci fossero i fiori riusciresti ad immaginarli?
Se non sei stato a Costa del Grillo l’otto gennaio del duemiladodici, riusciresti ad immaginare una Festa dei Capricorni migliore?
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