Trekking a Cavallo: la pioggia

19/Luglio/19

Inzupparsi d’acqua può essere una esperienza vivificante a patto che ci si trovi a Cuba o in Thailandia. Alle nostre latitudini l’esperienza può essere invece mortificante anche nel caso in cui all’arrivo della tappa ci fosse ad aspettarti un baule pieno di scarpe e vestiti asciutti. Inoltre nel periodo estivo durante i temporali le temperature calano bruscamente spesso cogliendo impreparato chi si trova a camminare lungo un sentiero. È quindi di fondamentale importanza avere sempre nelle bisacce il necessario per la pioggia e qualcosa per coprirsi in caso di freddo. Sempre; anche nelle giornate dove non si vede una nuvola sino all’orizzonte.

In fatto di acqua ho una discreta esperienza. Ho fatto lo scout e mai una uscita o un campo sono stati rimandati perché le previsioni meteo erano incerte. Se c’era acqua da prendere la si prendeva anche se a nessuno faceva piacere. Così prendendo acqua (tanta) ho scoperto che non esiste al mondo qualcosa da indossare realmente impermeabile. Per due motivi che in realtà fanno capo ad un unico fattore e cioè il tempo. Il primo perché più si sta sotto la pioggia e più l’acqua ha tempo per scovare strade inesplorate e penetrare laddove non avresti mai pensato che anche una sola goccia d’acqua potesse passare. Secondo perché che qualsiasi capo di abbigliamento ha una tolleranza all’acqua limitata: prima o poi cede. Anche se poi, cede lo stesso.

Come rimanere asciutti quindi durante una passeggiata o un trekking a cavallo?

Il trucco è semplice e consiste nel far scivolare via dal corpo quanta più acqua è possibile senza che questa abbia il tempo per cercarsi un varco nei punti più deboli della tua difesa.

Ai miei trekking consiglio dunque questo abbigliamento per la pioggia.

  • Ghette. Indipendentemente dal tipo di calzatura che si usa l’acqua di solito entra dalla parte superiore, ovvero si fa strada lungo i pantaloni per poi proseguire la sua avanzata lungo le calze, riempiendo lo stivale come un boccale di birra. Per evitare ciò le gette sono fondamentali perché sbarrano l’ingresso all’acqua. Volendo si possono evitare se si hanno degli stivali a gambale alto in accoppiata con dei pantavento.

  • Pantavento. Sono leggeri, occupano pochissimo spazio e riparano bacino e gambe per intero. In accoppiata con le ghette (o stivali con gambale alto) costringono l’acqua a cercarsi spazio nell’unico punto rimasto scoperto della calzatura: la tomaia. Se ben ingrassata e di buona fattura il piede dovrebbe rimanere asciutto o perlomeno resistere più a lungo prima che dell’acqua inizi a penetrare.

  • Impermeabile lungo. Anche se si indossano i pantavento l’impermeabile lungo protegge ancora meglio le gambe e soprattutto i piedi impedendo all’acqua di scorrere tutta quanta sulle gambe per finire poi sugli stivali. Io uso un impermeabile leggero per l’equitazione che ha lo spacco posteriore alto per potersi sedere comodamente con tanto di protezione posteriore per la sella e lacci per tenere fasciate le gambe. Ripiegato occupa poco spazio e può stare comodamente nelle bisacce.

  • Poncho. Il poncho impermeabile è essenziale per vari motivi. Prima di tutto perché si fa carico di deviare la maggior parte dell’acqua evitando che essa vada a insistere sui capi sottostanti. Secondo, perché ripara la sella in toto e parte delle bisacce. Terzo perché in caso di sosta può essere usato come coprisella.

  • Cappello. Nonostante il poncho e l’impermeabile abbiano di solito un cappuccio, la testa e il collo rimangono i punti più critici dove l’acqua può infiltrarsi. Un buon cappello impermeabile stile pescatore da usare solo in caso di pioggia potrebbe fare la differenza.

L’anno scorso al trekking A cavallo del ducato di Parma e Piacenza ho consigliato ai partecipanti questo tipo di abbigliamento. Incredibile ma vero tutti quanti mi hanno ascoltato. Abbiamo preso acqua abbondante ed incessante per una intera mattinata. A mezzogiorno arrivati nei pressi di un ristorante abbiamo scoperto d’essere tutti quanti asciutti. Io in particolare avevo leggermente umidi il colletto della camicia (mi ero dimenticato il cappello) ed i polsini.

Che dire: funziona!!!

16 al 25

Ago

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